Novembre mio
Novembre mio
Non è questo Novembre
quello che mi aspettavo
cerco la quiete
e mi rimane la sete
Non è Novembre
come lo immaginavo
col tepore d’autunno
e troppa luce d’intorno
La campagna smarrita
si risveglia sorpresa
mentre un alito umido sale
dalla terra scaldata dal sole
La nebbia sparita
già di prima mattina
non cela più alcun mistero
illusione di scernere il falso dal vero
Sui fili d’erba la bruma
alle prime ore del giorno
solo quella un istante mi fa ricordare
che è tempo d’inverno e di focolare
Ma oggi, oggi che piove
oggi che il vento disperde le foglie
oggi è il Novembre che più mi assomiglia
l’anima inquieta ritrova la pace
tra le gocce cadute
sopra il mondo che tace.
***
(gianfrancomarangoni 23/11/2017)