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Vienna

Vienna

Non ha bisogno di presentazioni e nemmeno che si stia qui ad elencare i luoghi, i monumenti, le chiese e tanto altro ancora da visitare. Sicuramente ne salterei più di qualcuno e poi in internet si possono trovare tutte le notizie che servono.
Di Vienna vorrei trasmettere qualche immagine. Divisa dal Danubio, da un lato la parte storica ricca di tante testimonianze della maestosità imperiale, dall’altro si contrappone l’altrettanta imponenza della modernità coi palazzi, i grattacieli di vetro e una delle quattro sedi europee dell’ONU.
Vienna è ciò che ci si immagina. Vienna delle feste, della musica, dei balli a tempo di valzer. Trovarsi dentro al grande salone dei ricevimenti, chiudere gli occhi e fantasticare di far parte di quel mondo spesso rappresentato in modo fiabesco. Ma Vienna è anche delle storie tristi, perché in quel mondo il dolore poteva essere pari è più forte della ricchezza.
Insomma, Vienna da guardare, da ascoltare, da vivere ed i fine, da ricordare.

Belvedere
Belvedere

Graben
Graben

Opera House
Opera House

UNO City Center (United Nations Office)
UNO City Center (United Nations Office)

 

 

 

 

 

 

Viaggio a Salisburgo

Viaggio a Salisburgo

 

Lago Chiemsee in Baviera

Ci stiamo prendendo gusto! Dopo la Carinzia, dove siamo stati la scorsa estate, quest’anno è stata la volta di Salisburgo, nell’Austria centro-settentrionale. Nota per aver dato i natali ad un certo Mozart, che sembra se la cavasse abbastanza bene con il pianoforte ed il cui nome è riportato un po’ ovunque, è una città ricca di attrazioni e che al tempo stesso può diventare base di partenza per raggiungere in pochi minuti di auto luoghi con paesaggi mozzafiato. Già il percorso per arrivarci, che si segua la via del Brennero oppure si percorra la Val Pusteria, o si scelga di attraversare il confine a Tarvisio, diventa una continua occasione per ammirare panorami bellissimi. Noi abbiamo scelto di passare dal Brennero e la nostra prima tappa è stata Bernau sul Chiemsee, un lago che si trova in Baviera e che è costeggiato per un bel tratto dell’autostrada.

All’hotel abbiamo incontrato persone provenienti da ogni parte del mondo: c’è chi parlava inglese e veniva da Oriente, chi inglese lo era davvero, arabi, spagnoli, francesi, olandesi e, naturalmente, tedeschi. E il bello è che alla reception queste lingue le capivano e le parlavano tutte correttamente. Noi sembravamo essere l’unica rappresentanza italiana.

Così, quando sono entrato io, con la lista di vocaboli inglesi che per l’occasione avevo imparato a memoria, non vi dico la sorpresa nel sentirmi dire: “ah, ma voi siete italiani; io sto imparando l’italiano, parliamo pure nella vostra lingua che faccio esercizio!” Se da una parte mi sono sentito sollevato dall’altra sentivo di aver perso un’occasione per testare il mio inglese. Ma la prova sarebbe stata rimandata solo di poco.

Comunque, gran parte di quello che c’è da vedere a Salisburgo si trova nella Città Vecchia.

24-06 Fortezza (6)

La Fortezza che domina la città (Festung Hohensalzburg), dalla quale si può ammirare tutta Salisburgo e oltre, il Duomo con la Fontana Di Cavallo nella sua piazza, la Kapitelplatz e l’antico abbeveratoio dei cavalli con la statua di Nettuno, la casa Natale di Mozart, la Getreidgasse, piena di negozi con le caratteristiche insegne in ferro battuto, musei a altro ancora. Dall’altra parte del fiume Salzach, sorge la città “nuova” coi suoi enormi palazzi in stile barocco. Lì si trovano i giardini Mirabell, assolutamente incantevoli, da non perdere, e la casa di abitazione di Mozart.

E se si vuole avere un incontro ravvicinato con la natura basta salire in auto e in una ventina di minuti si possono raggiungere i laghi (Mondsee, Attersee, Wolfgangsee, Fuschlsee) percorrendo strade secondarie che si inoltrano in zone che sembrano ancora incontaminate, fermarsi a mangiare qualcosa in un ristorantino tipico dove ci si capisce più con la mimica che con il mio inglese, che loro invece parlano tutti benissimo, e fare un bel po’ di fotografie, perché da soli i ricordi non basterebbero. Cosa dire ancora… Buone Vacanze.

Carinzia: Pyramidenkogel e Grotte dell’Obir

Carinzia: Pyramidenkogel e Grotte dell’Obir

La Pyramidenkogel è una torre che raggiunge l’altezza di 54 metri, dotata di 3 piattaforme per una superficie totale di ca. 250 mq. La prima piattaforma, a 43 metri di altezza, viene raggiunta in 24 secondi con un moderno ascensore alla velocità di 1,7 m/sec. Ultimata nel 1968 dopo due anni di lavoro, è situata sulla sommità di un monte a 851 m. di altitudine nei pressi di Maria Wörth e offre una visuale unica del paesaggio circostante: il lago Wörther, la valle dei laghi Keutschacher, i monti Caravanchi e gli Alti Tauri. Peccato che la foschia ci abbia impedito di ottenere delle foto ben nitide, ma andare fin lassù ne è valsa decisamente la pena. Comunque ci siamo rifatti fermandoci a pranzo in un ristorantino sul lago Keutschacher coi tavoli disposti su una piattaforma in legno costruita proprio sopra il lago. Molto suggestivo e anche molto romantico. Ottima anche la cucina.

Non meno affascinanti, le Grotte dell’Obir (Obir-Tropfsteinhöhlen) sono una meraviglia naturale della Carinzia. Per arrivarci occorre prendere l’autobus a Bad Eisenkappel, cittadina che si trova nella parte meridionale dell’Austria, quasi al confine con la Slovenia, nota per il centro termale alimentato da sorgenti minerali naturali, e in una ventina di minuti, percorrendo stradine strette e piene di curve, si raggiunge l’entrata delle grotte (complimenti all’autista!). Queste cavità naturali hanno un’età geologica di 200 milioni di anni, un incantevole tragitto di 800 metri che cattura l’attenzione ovunque si giri lo sguardo. Complimenti anche alla guida che ci ha accompagnati con informazioni e curiosità per tutte le varie tappe del percorso. Alla fine ci ha fatto presente che la temperatura è di +8 gradi costanti, che le stalattiti ci impiegano un milione di anni per crescere di un centimetro, che siamo scesi fino a 70 metri di profondità rispetto al suolo della montagna e che fra salite e discese abbiamo fatto circa 700 gradini. Per forza avevamo fame! Con gli ultimi due panini rimediati nel bar locale abbiamo brillantemente superata anche questa prova. Purtroppo ci è stato permesso di fare solo una foto, pertanto tre di quelle che vedete qui pubblicate sono state scaricate dal web.

Per saperne di più

http://www.pyramidenkogel.info/

www.hoehlen.at