Il Malleus Maleficarum (il martello delle malefiche, “streghe”) è un testo pubblicato nel 1487, nato da un’idea malsana formatasi nella testa di un frate domenicano, Heinrich Kramer, con la collaborazione del suo degno compare Jacob Sprenger, allo scopo di fornire tutte le indicazioni necessarie per smascherare e reprimere la stregoneria. In pratica divenne il manuale del perfetto inquisitore, mandato che Kramer ottenne da papa Sisto IV nel 1474 per ricambiarlo della sua fedeltà alla causa della Chiesa romana. Il processo in cui venne sconfitto ad Innsbruck per opera di un avvocato che riuscì a far valere i diritti dei processati nonostante la fama di grande inquisitore che si portava appresso, costituì per Kramer lo stimolo giusto per mettere nero su bianco la sua personalissima visione della stregoneria e del modo per contrastarla. A rendere il manoscritto ancora più autorevole fu l’inserimento in prefazione della bolla Summis desiderantes affectibus (Desiderando con supremo ardore) di papa Innocenzo VIII che già tre anni prima riconosceva l’esistenza delle streghe e concedeva l’approvazione papale all’inquisizione e, proprio in risposta alla richiesta dei due frati Domenicani, li nominava inquisitori con l’incarico di estirpare la stregoneria in Germania. Non solo, il libro aveva ottenuto anche una Approbatio da una commissione di teologi dell’Università di Colonia, un falso tuttavia, prodotto con la connivenza di un notaio compiacente.
Il testo è diviso in tre parti. Nella prima affronta la natura della stregoneria e spiega come le donne siano predisposte a cedere facilmente alle tentazioni di Satana a causa della loro debolezza e intelletto inferiore. Nella seconda parte indica invece come smascherare la stregoneria e nella terza come si catturano le streghe, si processano e si eliminano, non prima di aver ottenuto una piena confessione anche e soprattutto con l’utilizzo della tortura.
Niente da dire, proprio delle brave persone che si adoperavano per la sconfitta del male, abusando del loro sconfinato potere con il permesso del papa rappresentante pro-tempore di Dio Onnipotente.
Da qui ad Halloween il salto è decisamente lungo, e a dire il vero il richiamo alle “streghe” è più di contorno al reale significato di questa festa di origine druida che aveva lo scopo di placare gli spiriti dei defunti e alla quale si è associato un simbolismo che si è modificato col passare del tempo fino ad includere temi che hanno a che vedere con la morte, il male, l’occulto, i mostri, i fantasmi e, per l’appunto, la stregoneria. Tutti elementi che hanno acceso l’immaginazione di vari produttori cinematografici che si sono a loro volta sbizzarriti ad aggiungere qualche nuovo contenuto di paura, ma anche a farne delle simpatiche parodie.
“Maschi tremate, le streghe son tornate” recitava lo slogan di un divertente film con Eleonora Giorgi e Renato Pozzetto durante una manifestazione femminista. Streghe moderne, streghe in carriera, streghe ai fornelli, streghe al supermercato, streghe a far quadrare i conti in famiglia, e qua la magia serve davvero. Le streghe son tornate? No, non le streghe, le fate, e sono sempre state al nostro fianco.
Buon Halloween !