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Autore: Gianfranco

Val Pusteria 1 – Campo Tures

Val Pusteria 1 – Campo Tures

Campo Tures e le Cascate di Riva

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A Campo Tures, nell’omonima valle, ci si arriva in circa mezz’ora di auto da Brunico. Quando si arriva nei pressi del paese la prima cosa che si nota è il castello, chiamato per l’appunto Casello di Tures (Burg Taufers in tedesco), noto per essere uno dei castelli medievali più interessanti della provincia di Bolzano in cui si tengono mostre e vi è stato girato un film e alcune scene di una fiction. Proseguendo verso località Cantuccio si arriva in un parcheggio dove lasciare l’auto e da lì raggiungere a piedi le Cascate di Riva in Valle Aurina. E’ una passeggiata di un’oretta, in mezzo al verde seguendo a ritroso il corso del torrente Aurino fino alla prima delle tre cascate che si susseguono per circa 170 metri di altezza. E una volta arrivati di sopra, lo spettacolo di cui si gode è fantastico.

 

 

 

 

 

 

Lago di Como

Lago di Como

Giornata fantastica! Il sole illuminava la sponda ovest del lago, l’aria limpida e il cielo senza nuvole permettevano di godere della visione delle cime più lontane che arricchivano la cornice già stupenda nella quale lo specchio d’acqua che si allunga verso il confine svizzero riflette le sontuose ville costruite in prossimità della riva.
Partenza da Como con il battello accompagnati dalla voce della guida, che durante le due ore di viaggio ci ha svelato con estrema conoscenza e professionalità i segreti delle ville che danno ospitalità ad alcune delle persone più in vista e conosciute del mondo dello spettacolo, del cinema, dell’industria e della politica.
Tra fotografie ed espressioni meravigliate si arriva a Villa Carlotta. Tutto vale la pena di essere osservato: le sculture del Canova, i soffitti dipinti, l’arredamento d’epoca perfettamente conservato. E fuori, il parco giardino non è da meno, ricco di piante e di fiori. In più, una vista mozzafiato sul lago.
Una bella gita, con tanto da ricordare.
A proposito, non ci si può dimenticare nemmeno della notte passata al casello trasformato in hotel presso Erba, non lontano da Como. Sarà forse per l’ottima cena, o chissà, per l’atmosfera che avvolge ogni castello che si rispetti, con le sue stanze racchiuse in mura di pietra dove, si è soliti dire, di tanto in tanto passa il fantasma di casa. Chissà se si sarebbe prestato per una suggestiva foto ricordo?

 

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Oltre l’orizzonte

Oltre l’orizzonte

20150228 Garda (2)

 

Oltre l’orizzonte

Nell’ imminente sera
altro non cerco
se non la quiete
come docile quell’onda
che nel suo calmo andare
giunge finalmente
ad abbracciar la sponda,
mentre lo sguardo
fermo all’orizzonte
mi fa chiedere una volta ancora
cosa vi sia oltre

**

(gianfrancomarangoni 06/04/2015)

La Candelora – 2 febbraio

La Candelora – 2 febbraio

candela4

Oggi, 2 febbraio, è il mio compleanno ed è anche il giorno della Candelora, il giorno in cui il Cristianesimo celebra la Presentazione al Tempio di Gesù. In questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, che verranno usate il giorno successivo, San Biagio, per compiere la benedizione della gola (tra i miracoli attribuiti al Santo c’è il salvataggio di un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce). E’ detta anche festa delle Purificazione di Maria in conseguenza dell’usanza ebraica secondo la quale una donna che aveva partorito un figlio maschio doveva recarsi al Tempio per purificarsi dopo 40 giorni dal parto, e il 2 febbraio cade giusto 40 giorni dopo Natale.

La tradizione popolare si è sbizzarrita a formulare proverbi che in alcuni casi vanno d’accordo ma in altri si trovano in netta opposizione. A me più di tutti piace questo:

”Madonna della Candelora
dell’inverno sèmo fòra
ma se piove o tira vento,
de l’inverno semo ancora ‘rento.”

In pratica con la Candelora l’inverno sarebbe giunto la termine ma se fa ancora freddo ne avremo almeno per un altro mese.

Filastroca dela semplicità

Filastroca dela semplicità

disperato501777_horrorE’ nella consuetudine della maggior parte delle persone fare di ogni singola questione un problema di grandi dimensioni. Il cervello si trasforma in un laboratorio in cui si simulano gli scenari più complessi, tante volte senza via d’uscita. Basterebbe tirare un bel respiro profondo e affrontare la questione con un po’ di serenità per rendersi conto di quanto la soluzione sia alla nostra portata. Vedere e prendere semplicemente le cose per quello che sono come ce lo suggeriscono da tempi antichi i “vecchi saggi” con l’aiuto di questa filastrocca che ho chiamato “Filastroca dela semplicità”:

 

 

Mi go fame, sono e se,
spira al naso e fredo ai piè
Magnando, dormendo, beendo,
gratandome el naso, scaldandome i piè
Me passa
Fame, sono e se, spira al naso e fredo ai piè

semplice, che ve ne pare!

(gianfrancomarangoni 08/12/2014)

Sul Lago Maggiore

Sul Lago Maggiore

Sul Lago Maggiore

Villa Pallavicino (7)

Sul Lago Maggiore

Sul Lago Maggiore
ci passo le ore
a guardare la scia
delle barche a motore

Sul Lago Maggiore
ci sta un pescatore
che racconta storielle
solo a vecchie signore

Sul Lago Maggiore
sento battere il cuore
di due amanti sorpresi
a parlare d’amore

Sul Lago Maggiore
ogni mese ha un colore
assomiglia a un giardino
con ogni tipo di fiore

Sul Lago Maggiore
mentre seguo la scia
di quell’ultima barca a motore
sento il tempo che scorre

nella tiepida quiete d’estate
quando l’acqua accarezza la sponda
e lascio andare il pensiero
sulla cresta di una docile onda.

***

(gianfrancomarangoni 12/08/2014)

Lago Maggiore

Lago Maggiore

 

Una vacanza sul Lago Maggiore

Una vacanza sul Lago Maggiore, tranquilla e rilassante. Noto per le Isole Borromee, meta sicura di tutti i visitatori del Lago, offre innumerevoli spunti per gli amanti del verde. Con il biglietto acquistato presso l’imbarcadero presente in ogni paese che si affaccia sul lago, si possono visitare le tre isole maggiori ( in totale sono 11 le isole del lago), il giardino botanico dell’Isola Madre ricco di piante rare e fiori esotici, il bellissimo palazzo barocco sull’Isola Bella contornato da un giardino alto 37 metri e disposto su dieci terrazze, la pittoresca Isola dei Pescatori o Isola Superiore, l’unica stabilmente abitata e dove si può pranzare in uno dei ristoranti in riva al lago. In una giornata si fa tutto.
Diverse sono inoltre le Ville da visitare, due fra queste, da non perdere assolutamente, sono Villa Taranto, a Pallanza-Verbania e Villa Pallavicino con il parco zoo a Stresa.
Anche chi ama le escursioni in montagna si può soddisfare. Molto suggestivo è lo spettacolo di cui si può godere dalla cima del monte Mattarone, raggiungibile con la funivia partendo da Carciano (Stresa). Situato tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta (altra meta da non perdere) permette una fantastica veduta di entrambi, fino all’Appennino Ligure, al massiccio del Monte Rosa e del Monviso (è d’obbligo scegliere una bella giornata limpida e serena).
Ultimo accenno, non certo perché di minore importanza, al Lago d’Orta. Situato nella parte occidentale del basso Lago Maggiore è uno dei più romantici laghi d’Italia. Visitate il borgo antico di Orta San Giulio con l’omonima isola proprio di fronte il Paese Vecchio e ve ne renderete conto. Buone vacanze.

 

La Festa de San Zen

La Festa de San Zen

Festa paesanaSan Zeno è uno degli otto quartieri di Cerea in cui annualmente si tiene la “festa” promossa e curata dal Comitato locale. E’ senza dubbio l’evento più importane e più impegnativo per i “volonterosi” che in quell’occasione si mettono a disposizione per la buona riuscita della manifestazione. Succede in quel di San Zeno, ma la stesso accade per il quartiere di San Vito o Palesella, oppure Cherubine, Aselogna, Asparetto, Cerea Centro e Cerea Sud. La si chiami “festa” o “sagra”, la sostanza non cambia di molto, se non per la presenza di qualche giostra e qualche bancarella. Tutti quanti però hanno un filo comune: si mangia, si suona e si balla. Insomma ci si diverte, si passa qualche serata in compagnia davanti a un piatto di risotto, “quello buono”, o di salamelle con la polenta che spargono per i capanni il loro profumo stuzzicante. Ma la cosa più importante è l’occasione per molte persone di ritrovarsi, di darsi appuntamento al tavolo come “l’anno scorso”, fare “quatro ciacole” con l’amico che non si vedeva da tempo e, tra un sorriso e una stretta di mano, prendere l’occasione per brindare insieme a questa vita che nel bene o nel male non finisce mai di stupirci.

La Festa de San Zen

Ala Festa de San Zen
Gente che va e gente che ven
Gente che magna polenta e panzeta
E dopo pedala su la bicicleta

Un giro de valzer e uno de tango
Un bicer de vin bianco da gustarse sudando
Tra ‘na ciacola e l’altra soto el tendon
Con ‘na bava de aria da far compassion

Tanti bravi butei che i sa dato da far
Ghe ci tira su i schei e ci fa da magnar
Porta i piati de riso e sparecia le tole
Fin a note macà che le gambe iè mole

Ma oto metar che bela la sodisfazion
Vedar tuta sta gente nel capanon
Che promete, diman de sicuro vegnen
A gòdarse ancora al quartier de San Zen

***

(gianfrancomarangoni 20/05/2014)

Su & Giù

Su & Giù

scala a chiocciola

Su & Giù

Sul letto morbido
Mi prende un brivido
Pensando al torbido
Di un mare gelido

In fondo all’attico
Piuttosto apatico
Sul lato pratico
Un po’ malinconico

Se fuori nevica
Se qui si soffoca
E mi si complica
La fase mistica

A pensarci:

Farei un salto giù da me
Ma non ne ho proprio l’intenzione
Mi sento come un’auto
In attesa di manutenzione

Farei un salto giù da me
Ma ci penserò domani
Respiro a fondo sollevato
Non dovrò cambiare i piani

Però:

E’ poco nobile
Sentirmi fragile
Restare immobile
E vulnerabile

Seduto a leggere
Scoprirmi a fingere
Di non conoscere
Il mio contendere

Così:

Mi cambio d’abito
Resto in incognito
Nemmeno un gemito
Ritorno subito

Sul letto soffice
Di puro lattice
Tutto è più semplice
Con in mano un calice

Ho deciso:

Faccio un salto giù da me
Per riprendere il controllo
Caso mai facessi tardi
E’ che ci son dentro fino al collo

Faccio un salto giù da me
Nonostante l’ora tarda
In qualche angolo è nascosto
Non so che, ma mi riguarda

***

(gianfrancomaranogni 21/02/2014)